Lightroom Classic CC o Lightroom CC, ma quale utilizzare?
Adobe ha aggiornato le applicazioni del Piano Fotografia, rilasciando Lightroom Classic CC e Lightroom CC. Integriamo le due applicazioni nel nostro flusso di lavoro
Da qualche settimana si rincorrevano le voci dell’imminente aggiornamento di Adobe Lightroom ma penso che la maggior parte di noi non si aspettasse, oltre all’aggiornamento della versione esistente, il rilascio di una nuova versione completamente basata sul Cloud.
Anche se, a ripensarci bene, nei mesi scorsi qualche notizia era già trapelata relativamente a un progetto segreto dal nome in codice Project Nimbus.
Come detto, con l’aggiornamento del 18 ottobre, gli abbonati al Piano Fotografia hanno avuto la sorpresa, oltre all’aggiornamento di Adobe Lightroom, ora rinominato in Adobe Lightroom Classic CC, di poter installare la nuova applicazione denominata Adobe Lightroom CC. Quest’ultima interamente basata sul Cloud e disponibile per qualsiasi dispositivo Windows, MacOS, iOS e Android.
Oltre alle due applicazioni di Lightroom si ha a disposizione l’aggiornamento per Adobe Photoshop CC, l’incremento dello spazio di archiviazione a 20 GB, dai precedenti 2 GB, l’accesso senza limitazioni alle applicazioni per dispositivi mobili e web.
Vuoi approfondire le applicazioni e le funzionalità comprese nel piano Fotografia Creative Cloud?
Leggi l’articolo Piano Fotografia: cosa comprende?
Adobe Lightroom Classic CC
Da un primo sguardo a Adobe Lightroom Classic CC¤ le maggiori novità riguardano le prestazioni, infatti il programma è molto più reattivo in fase di avvio, visualizzazione delle foto e, passaggio dal modulo Libreria al modulo Sviluppo. Così come si nota un miglioramento del modulo Sviluppo e in particolare con i filtri radiali. Il tutto andando incontro alle richieste degli utenti espresse nel sondaggio lanciato dalla stessa Adobe alcuni mesi fa.
Adobe ha inserito altre novità, tra cui l’introduzione della Versione 4 dell’elaborazione (Modulo sviluppo/Calibrazione fotocamera/Elaborazione) e la generazione delle anteprime in parallelo (Menu Modifica/Preferenze/Prestazioni/Impostazioni generazione anteprime/Genera anteprime in parallelo).
Per scoprire l’elenco di tutti gli aggiornamenti introdotti leggi l’articolo Introducing: Lightroom CC, Lightroom Classic CC and More pubblicato sul blog di Adobe.
Adobe Lightroom CC
La nuova applicazione Adobe Lightroom CC¤ si presenta con una interfaccia completamente rinnovata, rispetto alla versione Classic, sicuramente più adatta all’utilizzo nei moderni sistemi operativi e schermi touch. Se nei mesi passati hai già utilizzato la versione web di Lightroom l’interfaccia di Adobe Lightroom CC non ti sarà del tutto nuova.
Adobe ha unificato l’esperienza d’uso delle proprie applicazioni permettendoci di utilizzare qualsiasi dispositivi, compreso il browser, creando un unico ambiente che ci permette di iniziare il nostro lavoro su un dispositivo e continuarlo su un altro senza soluzione di continuità e senza dover pensare alla sincronizzazione dei dati.
Per analizzare le potenzialità di Adobe Lightroom CC è necessario testarlo sul campo perciò, per il momento, ti rimando all’articolo Introducing: Lightroom CC, Lightroom Classic CC and More in cui Adobe presenta l’applicazione.
La rivoluzione del Cloud
Personalmente ritengo una grande innovazione la possibilità di lavorare da qualsiasi device (desktop, mobile o web) senza soluzione di continuità ed avendo sempre a disposizione l’accesso ai nostri dati, ovunque ci troviamo.
Sto già vivendo questa esperienza dal lato lavorativo, grazie alla suite Microsoft Office 365, che mi ha permesso una flessibilità altrimenti impensabile e con un notevole risparmio di tempo.
L’esperienza basata sul Cloud, adottata da Adobe e da altre grandi aziende, comporta la semplificazione della gestione dei tuoi dispositivi. Ad esempio, ti permette in qualsiasi momento di cambiare il computer, scaricare le applicazioni, collegarle al tuo Adobe ID e ritrovare tutti i tuoi dati e la configurazione precedente.
Certamente tutto questo ha un costo, anche perché la versione 6 di Lightroom è l’ultima commercializzata con licenza stand-alone, ma a conti fatti ritengo sia più vantaggioso pagare l’abbonamento che l’acquisto classico.
Grazie al Cloud avrai sicuramente un risparmio per:
- minori costi di backup dei tuoi dati sia in termini hardware che di tempo;
- minori costi hardware non dovendo aumentare lo spazio per l’archiviazione delle tue fotografie;
- minori costi di spostamento e di tempo avendo la possibilità di lavorare da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivi senza essere costretto a spostarti alla tua postazione desktop;
- risparmio di costi su abbonamenti perché con Adobe Portfolio e Adobe Spark potrai mostrare i tuoi lavori, e la tua attività, senza dover ricorrere all’acquisto di uno spazio web o sottoscrivere piani a pagamento a uno dei social fotografici disponibili in rete.
Di contro, l’utilizzo del modello Cloud, comporta una maggior spesa per:
- abbonamenti a linee internet veloci, mobili e fisse, per poter avere una buona esperienza di lavoro;
- dispositivo di buona qualità soprattutto dal lato schermo.
Cosa ci faccio con le due versioni di Lightroom?
Leggendo i commenti in rete alla notizia del rilascio delle nuove versioni di Lightroom, a proposito ti sei iscritto al gruppo Facebook Lightroom Italia, molti utenti sono dubbiosi sul reale utilizzo e soprattutto su come integrare le due versioni di Lightroom nel proprio flusso di lavoro.
Prima di proseguire vediamo il nuovo Piano Fotografia proposto da Adobe che, dopo l’aggiornamento, prevede tre tipologie di abbonamento.
Non mi dilungo nelle varie opzioni che trovi meglio dettagliate nella pagina delle offerte di Adobe¤. Se sei già abbonato al vecchio Piano Fotografia verrai trasferito alla seconda opzione comprendente anche la nuova versione Cloud di Lightroom e 20 GB di spazio d’archiviazione.
Analizzando i tre piani ho deciso, per le mie esigenze e perché non ho ancora una linea fissa veloce a disposizione, di rimanere alla seconda opzione del piano così da capire bene le funzionalità di Adobe Lightroom CC, cioè la versione Cloud di Lightroom, e allo stesso tempo avere la sicurezza dell’esperienza maturata su Adobe Lightroom Classic CC.
Ho pensato di adottare, per il momento, una soluzione ibrida che prevede principalmente l’utilizzo da desktop della versione Adobe Lightroom Classic CC in cui ho creato una nuova raccolta denominata IN SVILUPPO e sincronizzata con Lightroom Mobile.
In questa cartella vado a trascinare tutte le foto che devo sviluppare così da avere la possibilità di lavorarci, oltre che dal desktop con la versione Classic, anche da uno dei dispositivi mobili o dal notebook mediante Adobe Lightroom CC cioè la versione Cloud.
In questo modo, dai dispositivi mobili o dal notebook, andiamo a lavorare su una Smart Preview, e non sul file originale, con la conseguenza che, in fase di esportazione del file JPEG, abbiamo a disposizione una foto con la dimensione massima di 2048px sul lato lungo. Il vantaggio è che le smart preview hanno un peso minore, non vanno a diminuire lo spazio di archiviazione dei 20 GB e riaprendo la foto in Adobe Lightroom Classic CC ci ritroveremo tutte le modifiche apportate con la possibilità di esportare a qualsiasi dimensione.
Questo è un piccolo esempio per integrare le due versioni di Lightroom nel flusso di lavoro. Nelle prossime settimane testerò più approfonditamente questa soluzione anche se dalle prime prove svolte sono rimasto soddisfatto. Parallelamente inizierò anche a testare un eventuale passaggio alla nuova versione Cloud per capire la maturità di Adobe Lightroom CC.
Conclusioni
In questo articolo ho cercato di darti una panoramica relativa alle novità introdotte sperando di essere riuscito a rispondere ai dubbi che, inevitabilmente, il cambiamento introdotto da Adobe a innescato in noi utenti.
Da una prima analisi delle due applicazioni ho notato che Adobe Lightroom Classic CC ha alcune funzionalità importanti, mancanti nella controparte Cloud, come l’implementazione dei plugin che personalmente utilizzo molto. Vedi l’articolo relativo al plugin MyKeyworder, con cui ricerco le parole chiave per le foto microstock grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Forse sostituibile con Adobe Sensei?
Con l’esperienza dell’utilizzo giornaliero cercherò di maturare un’idea più precisa su quale versione di Lightroom utilizzare. Nel frattempo, ho deciso di mantenere l’abbonamento attuale rinviando più avanti un eventuale cambiamento verso il Cloud puro.
Vuoi approfondire le applicazioni e le funzionalità comprese nel piano Fotografia Creative Cloud?
Leggi l’articolo Piano Fotografia: cosa comprende?